Negli ultimi anni la Schema Therapy è diventata un modello generale per il trattamento di diverse problematiche offrendo un approccio innovativo ed efficace per il trattamento di pazienti con disturbi d’ansia, depressione, disturbi alimentari e in particolar modo per i disturbi di personalità.
La Schema Therapy cerca di cogliere le tematiche che si nascondono dietro i sintomi, i cosiddetti “schemi”: emozioni, pensieri, ricordi, sensazioni corporee dolenti che si sviluppano se bisogni universali d’amore, di protezione, autonomia, libertà, spontaneità-gioco e contenimento non sono stati soddisfatti nell’infanzia. Questi schemi possono essere attivati da particolari situazioni che in qualche modo richiamano gli eventi dolorosi del passato e possono essere rivissute ripetutamente nel corso della vita causando una sofferenza intensa e portando a condotte disfunzionali. Queste condotte disfunzionali, i cosiddetti stili di coping (resa, evitamento, ipercompensazione), che ognuno sviluppa per fronteggiare e/o evitare le emozioni intense possono loro stesse mantenere oppure aggravare la problematica.
• Enfasi sulle emozioni e bisogni delle persone. La Schema Therapy cerca di cogliere quali esperienze si attivano in un determinato momento (i cosiddetti mode) e aiuta a trovare delle modalità adattive e sane per soddisfare i propri bisogni.
• Una comprensione delle difficoltà attuali attraverso episodi e dinamiche dell’infanzia e dell’adolescenza. La Schema Therapy rielabora e trascrive i vissuti dolorosi del passato per favorire esperienze nuove e correttive nel presente.
• Enfasi sulla relazione terapeutica. La relazione terapeutica è vista come base sicura ed è un fattore fondamentale di cambiamento.
Come negli altri approcci della terapia cognitiva anche nella Schema Therapy si lavora per obiettivi e il terapeuta ha un ruolo attivo nell’aiutare la persona a raggiungere i propri obiettivi. Tutte le tecniche utilizzate sono state sottoposte a numerose verifiche scientifiche. I fattori curativi centrali sono le tecniche focalizzate sulle emozioni e la relazione terapeutica stessa.
Le tecniche focalizzate sulle emozioni sono tecniche esperienziali che aiutano il paziente a riconoscere, a esprimere e a modulare le emozioni; si tratta di “tecniche delle sedie” e “tecniche immaginative”. Nel cosiddetto imagery rescripting la situazione infantile difficile viene rielaborata immaginando una figura di supporto che cambi la situazione in modo che il vissuto traumatico d’ansia, di colpa o di vergogna si trasformi in un’esperienza correttiva e la persona possa percepire sicurezza, tutela e cura per i propri bisogni.
Il terapeuta della Schema Therapy si presenta come una persona “vera”, capace di calore e affetto, disponibile a soddisfare i bisogni primari di sicurezza, stabilità, accettazione e autonomia (Limited Reparenting). Egli, in modo delicato e chiaro, mette a confronto la persona con le sue sofferenze e strategie di vita (confronto empatico). Così facendo cerca di entrare in relazione con tutte le parti del paziente: la sua parte più vulnerabile (il cosiddetto bambino vulnerabile), le sue diverse strategie di coping (i cosiddetti mode di coping), la sua parte severa, criticante e svalutativa (la cosiddetta parte genitoriale interiorizzata) e con le sue parti sane (il cosiddetto bambino felice e adulto sano) costruendo un dialogo curativo con ognuna di esse.
L’obiettivo della Schema Therapy è rafforzare il cosiddetto adulto sano presente in noi, che accudisce e valorizza la nostra parte vulnerabile, ci difende da autocritiche o richieste irrealistiche, modifica condotte disfunzionali e si orienta ai propri valori per vivere attività e relazioni sane per autorealizzare i nostri obiettivi.
Nella Schema Therapy si utilizzano in modo integrato sia le tecniche cognitive che quelle gestaltiche e analitiche transazionali che hanno mostrato un’alta efficacia per la riduzione sintomatologica e per il cambiamento delle credenze di base; per esempio, identificazione e cambiamento delle proprie credenze, riduzione del perfezionismo o delle autocritiche tramite disputing, analisi dei pro e contro, tecniche per aumentare le abilità sociali, aumento delle attività positive oppure tecniche di rilassamento.
La Schema Therapy è una psicoterapia particolarmente strutturata che si articola in tre fasi.
1. La prima fase di “Assessment psicoeducazione” aiuta il paziente ad analizzare i problemi principali, a identificare i temi correnti (gli schemi o i “mode”), a comprenderne le origini e a creare delle associazioni fra essi e i problemi della vita presente. Il terapeuta crea una relazione terapeutica nella quale il paziente si sente compreso, rispettato e sicuro costruendo insieme al paziente un modello individuale che raccoglie e spiega le problematiche principali e dà indicazioni per la seconda fase di trattamento. In alcuni casi, nella fase di assesment si può far ricorso ai vari test per elaborare insieme al paziente una diagnosi e una concettualizzazione personale del suo disagio.
2. La seconda fase di “Trattamento e Cambiamento” è la fase in cui, in modo strutturato e integrato, vengono attivate diverse tecniche e strategie. Tra queste ricordiamo: tecniche esperienziali/emotive, tecniche cognitive, tecniche comportamentali e tecniche relazionali. Tutte queste tecniche hanno l’obiettivo di correggere gli schemi e sostituire gli stili di coping disadattivi con modelli di comportamento più funzionali. Questo affinché il paziente possa sviluppare e rafforzare la sua parte di “adulto sano” e riesca così a soddisfare i suoi bisogni, seguendo i propri valori di vita, in modo sano e soddisfacente.
3. Nella terza fase di “Autonomia” il paziente assume sempre più responsabilità, sviluppa relazioni sane fuori del contesto terapeutico, aumenta l’integrazione sociale e lavorativa. Gradualmente in questa fase si riducono i contatti tra paziente e terapeuta.